FILIBERTO MINOZZI

1877 - 1936

L’artista

Nato a Verona e trasferitosi a Milano in giovane età, studiò a Brera. Lavorò, come molti suoi illustri coetanei, per Grubicy e crebbe con gli affettuosi incoraggiamenti di Segantini. La sua vita fu dedicata alla ricerca ed allo studio: ricerca di colori e luci e studio di vernici e colori sia per la pittura che per la liuteria, per i restauri, la nautica e tutto ciò che lo incuriosiva. Da piccino a chi gli chiedeva cosa volesse fare da grande rispondeva: “Lo zingaro” e divenne “Il pittore vagabondo”.

Le opere

Allievo spirituale di Segantini, iniziò ritraendo paesaggi e scorci montani poi si innamorò del suono, del colore e del movimento del mare. Curioso di cimentarsi e sperimentare sempre tecniche diverse, si espresse attraverso pittura ad olio, acquerello, carboncino, pastello e incisioni. I suoi numerosi e lunghi viaggi da Capo Nord al Giappone erano volti alla ricerca di luci e colori nuovi.

Attività di restauro

Moltissime furono le opere restaurate da Filiberto Minozzi, opere di gallerie pubbliche e di collezioni private.

Hanno detto di lui

Alcune delle sue opere